Acciaio che ha unito
la città

E' costruito in acciaio e forgiato dal vento.
Così parla del nuovo ponte di San Giorgio a Genova il suo autore, l'architetto di fama mondiale Renzo Piano. Il nuovo viadotto, costruito in luogo del ponte Morandi, è stato realizzato con acciaio italiano e ucraino fornito da Metinvest.

La tragedia
Una mattina di agosto del 2018, un forte temporale colpisce la città portuale italiana di Genova. Le conseguenze del nubifragio sono tremende: crolla il tratto centrale del ponte che univa le due parti della città e collegava la Liguria al porto e ai principali corridoi di trasporto europei.

Il genovese Roberto Re ricorda bene la mattina del 14 agosto.
"Per me e tutta la mia famiglia è stato davvero uno choc. Il mio primo pensiero è stato per mia sorella minore, che ogni mattina si sposta dal centro di Genova nella parte occidentale della città, passando sul ponte Morandi. L'ho chiamata quindi immediatamente, stava bene, ma si è messa a piangere al telefono come una bambina", ricorda Roberto.
Sotto le macerie rimangono oltre 30 auto. La tragedia provoca la morte di 43 persone.
Il ponte sovrastava il torrente Polcevera e i binari della ferrovia. Una parte della struttura in calcestruzzo è caduta da un'altezza di 50 metri nel torrente mentre un'altra all'interno della zona industriale.

Sotto le macerie rimangono oltre 30 auto. La tragedia provoca la morte di 43 persone. A Genova, e poi in tutta Italia, viene dichiarato il lutto nazionale. A seguito della catastrofe Genova perde uno dei suoi principali simboli.

La tragedia ha pesantemente influito sull'attività del porto e sul trasporto merci: il giro di affari ha registrato un calo superiore al 70%.
"I genovesi lo chiamavano "il nostro ponte di Brooklyn". Ce lo lasciavamo ogni volta alle spalle andando in vacanza, era la prima cosa che vedevamo tornando. È attraversando il ponte che sono andato al lavoro negli ultimi vent'anni"

Roberto Re
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Il Ponte Morandi di cemento armato
Il ponte era stato costruito negli anni '60 del 900 e aveva assunto il nome dall'ingegnere italiano Riccardo Morandi, che lo aveva progettato. All'epoca il ponte era considerato un'opera innovativa, e lo stesso Morandi è conosciuto come convinto sostenitore dell'uso del cemento armato nelle sue strutture.

Il ponte genovese era l'incarnazione dello stile caratteristico di Morandi: composto da tre torri a forma di «A» con 12 pile in cemento armato precompresso che scendevano alla carreggiata e sorreggevano il ponte.
Questo era Ponte Morandi prima della tragedia
In totale il ponte è rimasto in piedi per poco più di 50 anni.
Le autorità e gli esperti italiani affermano che sul crollo del ponte hanno influito sia l'aver trascurato lavori di riparazione di vaste proporzioni, sia una manutenzione inadeguata. Inoltre, le strutture in cemento armato hanno iniziato a cedere a causa dell'umidità e delle vibrazioni degli autoveicoli. In totale il ponte è rimasto in piedi per poco più di 50 anni.

A questo proposito, le opere più famose di Morandi - il ponte di otto chilometri del generale Rafael Urdaneta in Venezuela sul lago Maracaibo e il ponte sul Wadi al-Kuf in Libia - hanno condiviso il triste destino. Il primo è parzialmente crollato per l'urto di una petroliera e il secondo è stato chiuso per motivi di sicurezza.

Circa un anno dopo la tragedia, le rovine del Ponte Morandi sono state fatte saltare in aria affinché sul luogo dove sorgeva potesse venire costruito un nuovo ponte.
San Giorgio
d'Acciaio

Il progetto del nuovo ponte «San Giorgio», così battezzato in onore del santo cavaliere, si deve a Renzo Piano, l'architetto di fama mondiale e un genovese, considerato uno dei fondatori dello stile high-tech. Caratteristica di questo approccio architettonico è una "semplicità complessa": funzionalità e praticità unite ad un'alta tecnologia e a una combinazione di vetro, metallo e cemento del colore dell'acciaio. Renzo Piano è l'autore del progetto del Centro Pompidou di Parigi e del grattacielo londinese The Shard, costruito utilizzando acciaio di Metinvest.

Genova è un grande porto europeo, è sede di Fincantieri, con i suoi cantieri navali, i più grandi del mondo. È per questo che, nella visione dell'architetto, il ponte richiama l'immagine di una grande nave bianca che solca la valle a vele spiegate. I genovesi definiscono il ponte un simbolo di comunicazione, la cui funzione è unire fisicamente e socialmente.
"Il poeta Giorgio Caproni ha scritto di Genova come della città del ferro e dell'aria. Vorrei che si parlasse allo stesso modo del ponte. Questo ponte è costruito in acciaio, ma forgiato dal vento"

Renzo Piano
architetto del progetto
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In memoria di ognuna delle vittime della catastrofe, i lampioni presenti sul ponte sono 43.
Il ponte rappresenta una struttura mista acciaio-calcestruzzo con una lunghezza di poco più di un chilometro ed è costituito da 19 campate. 18 pile in cemento armato sono disposte ad intervalli di 50 metri, ad eccezione della campata sul torrente Polcevera e quelle limitrofe, dove le pile sono posizionate a distanza di cento metri l'uno dall'altro.

Si tratta di un ponte "intelligente": i robot monitoreranno le condizioni di tutte le parti della struttura mentre l'illuminazione verrà fornita dai pannelli fotovoltaici che, alimentati dalla luce solare, forniranno energia al ponte. In memoria di ognuna delle vittime della catastrofe, i lampioni presenti sul ponte sono 43.
Costruzione
dell'anno

La realizzazione del ponte, del valore di 202 milioni di euro, è stata affidata a Pergenova, joint venture tra Salini Impregilo e Fincantieri Infrastructure. Quest'ultima fa parte del più grande Gruppo cantieristico italiano Fincantieri, a cui Metinvest fornisce da 15 anni l'acciaio per la costruzione di navi da crociera e militari.
"In costruzioni di questo livello, l'acciaio è l'unico materiale in grado di fornire resistenza, affidabilità e durata nel tempo. Metinvest garantisce standard di qualità molto elevati e affidabilità di fornitura a lungo termine. In questo progetto era importante trovare un fornitore di acciaio con tali caratteristiche"

Siro Dal Zotto
Il direttore operativo
di Fincantieri Infrastructure, responsabile del progetto per la costruzione del ponte

Per la costruzione del ponte, Metinvest ha fornito 18,5 mila tonnellate di acciaio, pari al 95% del volume totale delle strutture in acciaio. I prodotti semilavorati sono stati prodotti nello stabilimento "AzovStal" di Mariupol' mentre i prodotti laminati ad alta resistenza presso la Trametal italiana a San Giorgio di Nogaro.

Appositamente per questo progetto, l'azienda ha sostenuto tutti i tipi di controlli di sicurezza e i test di qualità condotti da parte di Fincantieri e dell'ente di certificazione RINA. Nel periodo di fornitura dell'acciaio, Trametal è stata inoltre sottoposta ai test della "Rete Ferroviaria Italiana". Il 70% dei prodotti è stato certificato da ispettori indipendenti. Il progetto è stato gestito da una squadra di 20 persone con funzioni di vario tipo, provenienti dall'Ucraina e dall'Italia.
Per la costruzione del ponte, Metinvest ha fornito 18,5 mila tonnellate di acciaio, pari al 95% del volume totale delle strutture in acciaio.
Il laminato per la pavimentazione del ponte è stato consegnato in tempi brevissimi agli stabilimenti di Fincantieri, dove sono state ricavate le strutture metalliche, poi assemblate e saldate a Sestri Ponente, periferia industriale di Genova. Inoltre, la realizzazione di ogni campata è stata completata a terra, cosa che ha permesso di ridurre al minimo i lavori in quota. Grazie a questo, la costruzione del ponte ha richiesto soltanto un anno.
"La sede di Metinvest per l'Europa si trova a Genova, vi lavorano 60 persone, e questa tragedia da noi è stata vissuta nel modo più diretto. Sono nato a Genova e amo molto la mia città. Devo dire che questo progetto rimarrà il più memorabile di tutti i miei 25 anni di lavoro nell'industria metallurgica. Io e tutta la squadra di Metinvest siamo molto orgogliosi di aver preso parte a questo importante traguardo per Genova, per il nostro partner Fincantieri e per tutta l'Italia"

Roberto Re
Amministratore delegato di Metinvest Europe
L'apertura del ponte è stato un vero evento per l'Italia: alla cerimonia sono intervenuti i vertici istituzionali del Paese, tra cui il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio dei Ministri. Poco prima dell'inaugurazione, come il giorno della tragedia, ha iniziato a piovere. Ma la pioggia è stata di breve durata. Ben presto il cielo si è schiarito e ha benedetto il ponte con un arcobaleno.
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